mercoledì 23 novembre 2011

American Apple Pie


Non  so voi, ma quando ero piccola, ero un'assidua lettrice di Topolino. Adoravo tutti i personaggi Disney in egual misura e amavo tutte le storie narrate. E quando tra le pagine compariva Nonna Papera, io ero sempre ammirata da queste fantastiche torte fumanti che sfornava, affascinata dal colore giallino e dalla voracità con cui questi dolci venivano divorati.
Solo più tardi ho imparato a dare un nome alla Apple Pie e per mesi e mesi ho cercato sia il momento che la ricetta giusta, rimandando sempre l'occasione. Ho trovato l'occasione lo scorso week-end, mentre la ricetta perfetta non poteva che essere quella di Laurel Evans e del suo adorabile libro (di cui piano piano sto testando vari piatti, sempre con successo) "Buon Appetito America". Nel mentre ho approfittato della rimanenza di pasta briseé per sfornare anche un paio di mini crostatine...buonissime!
Consiglio questa ricetta a tutti: nonostante tra gli ingredienti non vi sia il cioccolato con i suoi noti componenti anti depressivi, questa Apple Pie mangiata calda o tiepida e con una pallina di gelato alla vaniglia, farebbe ritornare il buon umore a chiunque...

Approfitto di questo post per annunciare una nuova collaborazione tra La Cucina di Gigì e la ditta Molini Rosignoli, grazie alla quale ho ricevuto una cospicua fornitura di farina. Ho avuto modo dunque di testare la loro farina speciale per dolci, morbida e vellutata al tatto e profumata all'olfatto. Mi sono trovata incredibilmente bene, l'impasto è risultato compatto e solido esattamente come doveva essere e l'utilizzo di questo tipo di farina ha sicuramente giovato alla apple pie.
Vi lascio con la ricetta dunque, copiata passo passo dal libro di Laurel.


Per la Flaky Pie Crust (pasta briseé friabile)

Ingredienti:
320 g di farina;
1/4 di cucchiaino di sale;
1/4 di cucchiaino di lievito per dolci;
200 g di burro freddo e tagliato a quadratini;
5-7 cucchiai di acqua gelata;
1 cucchiaio di aceto.

Per evitare che la pasta diventi dura, Laurel ci raccomanda di utilizzare tutti gli ingredienti freddissimi: mettete la farina in frigorifero per almeno 3o minuti e i pezzetti di burro in freezer per 10 minuti.
Fate la fontana sulla spianatoia con farina, lievito e sale, amalgamate quindi il burro freddo in modo che il composto diventi ben granuloso (le briciole dovranno essere grandi quanto piselli). Ricomponete la fontana, quindi unite l'aceto e l'acqua ghiacciata in modo che il composto risulti friabile ma rimanga attaccato alle dita se lo si pizzica.
Trasferitelo in un sacchetto di plastica (quelli per il freezer, per intenderci) e impastate rapidamente attraverso il sacchetto finché il composto sta insieme. Dividetelo a metà e formate due palle di impasto, avvolgetele nella pellicola e appiattitele a disco. Mettete in frigorifero per almeno 1 ora (meglio per una notte) prima di stendere la pasta.

Per l'All-American Apple Pie (crostata di mele americana)

Ingredienti:
8 mele Granny Smith;
120 g di zucchero (più 1 cucchiaio per la copertura);
1 cucchiaio di succo di limone;
1/4 di cucchiaino di sale;
1 cucchiaino di cannella in polvere;
1/4 di cucchiaino di noce moscata in polvere;
1/4 di cucchiaino di chiodi di garofano in polvere;
1 cucchiaio e 1/2 di maizena (io ho utilizzato la fecola di patate);
30 g di burro;
1 uovo, sbattuto leggermente con un cucchiaino d'acqua;
pasta briseé friabile.


Stendete la pasta briseé friabile in un disco di 30 cm di diametro, a uno spessore di circa 3 mm o più sottile. Trasferite in una tortiera di 22-24 cm di diametro, lasciando un bordo di 1 cm. Coprite con la pellicola e mettete in frigo per almeno 3o minuti.
Sbucciate le mele, privatele del torso e tagliate a fette di 5 mm. Trasferitele in una ciotola capiente e mescolate con lo zucchero, il succo di limone, il sale e le spezie. Lasciate marinare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti, poi scolatele raccogliendo i succhi. Versateli in un pentolino antiaderente su fuoco medio con il burro e fate bollire finché il composto è sciropposo e leggermente caramellato, per circa 5 minuti, ruotando il pentolino ma senza mescolare. Mescolate le mele con la maizena finché questa non è più visibile. Versate lo sciroppo sulle mele, mescolate e trasferite il ripieno nel guscio di pasta freddo.
Stendete il secondo disco di pasta briseé e appoggiatelo sul ripieno. Rifilatelo a circa 1 cm dall'orlo della tortiera e premete il bordo su quello della base. Ripiegatelo in sotto in modo che sia al livello del bordo della tortiera. Formate delle scanalature o premete i rebbi della forchetta per sigillare bene. Praticate quattro tagli ad angolo retto sulla superficie. In alternativa (come cioè ho fatto io) tagliate delle striscioline di impasto e usatele per creare una decorazione a reticolo. Mettete in frigorifero per 30 minuti.
Scaldate il forno a 215°C. Spennellate la superficie con l'uovo sbattuto e cospargete uniformemente con un cucchiaio di zucchero. Cuocete direttamente sulla base del forno o al livello più basso per 45-55 minuti o finché i succhi ribollono e la superficie è molto dorata. Se si scurisce troppo rapidamente, coprite con un foglio di alluminio.
Servitela calda con gelato alla vaniglia.


Con questa ricetta partecipo molto volentieri al contest Love me cake del blog "La vita segreta delle torte"

giovedì 17 novembre 2011

Falsa Flamiche di Julia Child

Ok, lo ammetto: io non amo le verdure.
Sono rimasta ancora nell'infanzia, quando era "logico" e "normale" che ai bimbi non piacesse tutto ciò che era verde e con le foglie, preferendo invece un bel piatto di patatine ultra fritte accompagnate da una bella bistecca impanata. Io ero quel tipo di bambina, quella a cui la sola vista del minestrone faceva venire la nausea (e non scherzo...), quella che di nascosto dalla vista della propria madre rimetteva cucchiai di brodo, verdure, cereali e quant'alro nella pentola perché non voleva mangiarla.
Quella che, quando i genitori le dissero "O mangi la minestra o vai a letto senza cena" si alzò tranquillamente dal tavolo, si chiuse in bagno, indossò il pigiama e uscì pochi minuti dopo augurando la buona notte a tutti e filando dritta dritta nel letto.
Credo che mia madre si sia augurata più volte che, crescendo, avrei imparato a farmi piacere carote, broccoli, spinaci e insalata (ahhh, l'insalata...non ci crederete ma è una delle cose che proprio non posso vedere, soprattutto condita con olio e una tonnellata di aceto...brrrr...), ma tutto ciò non è accaduto, ahimè. Ed ora, alla veneranda età di 23 anni, la mia sopportazione per gli ortaggi è davvero limitata: pomodori, piselli, patate, lenticchie, soia sono pressoché le uniche verdure che riesco a mandare giù da sola senza storcere il naso.
Ma, e qui viene il bello, appassionarmi alla cucina mi ha permesso di sperimentare e trovare nuovi modi per ingerire alimenti che, adesso lo capisco, sono indispensabili per una dieta equilibrata e per il naturale sviluppo del nostro organismo. Quindi mi sono messa d'impegno e ho cominciato a produrre torte verdi, quiche, polpette, tutto ciò che mi permettesse appunto di utilizzare verdure e verdurine.
Insomma, non mi vedrete mai mangiare un'insalata mista a pranzo, ma una belle torta verde fatta in casa si!

Ed è così che mi ricollego alla ricetta di oggi, scovata per caso qui mentre cercavo un modo per smaltire una cassa piena zeppa di verdure che un'amica di mia mamma le ha regalato. La Flaminche originale, a detta dell'adoabile Julia Child, prevede l'uso della pasta di pan brioche e di un formaggio particolare, il Maroilles. Io ho seguito le indicazioni di Cindystar e devo dire che il risultato è stato piuttosto gradevole. L'unica cosa negativa è che avevo pochi porri, la prossima volta cercherò di utilizzarne di più!


Ingredienti:
500 g di porri affettati;
120 g di acqua;
50 g di burro;
1 cucchiaino di sale;
3 uova;
250 ml di panna fresca;
1 pizzico di noce moscata;
1 pizzico di pepe;
50 g di Emmental grattugiato;
riccioli di burro q.b;

-Per la pasta briseé:
200 g di farina;
120 g di burro freddo a pezzetti;
1/2 cucchiaino di sale;
1 pizzico di zucchero;
4 cucchiai e mezzo di acqua fredda.

Preparate innanzitutto la pasta briseé: sulla spianatoia fate la fontana con la fina e il burro molto freddo e con le mani spezzettate quest'ultimo in modo che il composta divenga grumoso. A questo punto rifate la fontana e aggiungete sale, zucchero e l'acqua gelida. Impastate fino a quando l'impasto non sarà compatto (se necessario aggiungete altra acqua) e avvolgete la "palla" nella pellicola. Lasciate in frigo almeno 1 ora, meglio se tutta la notte.
A questo punto stendete la pasta della misura desiderata sulla spianatoia infarinata (io ho utilizzato una teglia da 24 cm di diametro) e, aiutandovi con il mattarello, trasferitela sulla teglia facendola bene aderire ai bordi. Se necessario, ripiegate la pasta in eccesso all'interno, non buttate via nulla. Con l'aiuto di una forchetta bucherellate l'impasto, poi stendetevi sopra un foglio di carta da forno e utilizzate gli appositi pesi (oppure i cari, vecchi fagioli secchi) affinché l'impasto non si alzi nel forno. Infornate in forno preriscaldato a 200°C per 6/9 minuti, poi estraete carta da forno e fagioli e continuate la cottura per ulteriori 2/3 minuti.
Preparate a questo punto il ripieno: in una casseruola ponete a rosolare i porri tagliati sottili con burro, acqua e sale e fate cuocere a fuoco vivace con il coperchio fino a quando i liquidi non saranno evaporati. Abbassate il fuoco e cuocete ancora le verdure fino a quando non saranno tenere.
Sbattete in una ciotola le uova con la panna, la noce moscata e il pepe. Aggiungete i porri stufati e mescolate per bene. Aggiungete il ripieno all'interno della sfoglia di briseé semi-cotta, spolverando con l'Emmental grattugiato e qualche ricciolo di burro. Infornate a 190°C per 25/30 minuti o finché sarà ben dorata.


Con questa ricetta partecipo al contest "Le torte dolci e salate" dei blog Sapori di casa e La pentolaccia di Lianina.

sabato 12 novembre 2011

Girelle salate

In realtà riguardo a questa ricetta non c'è molto da dire.
In questi giorni di pace e tranquillità casalinghi (che ogni tanto, si sa, ci vogliono proprio) ho ricevuto materiale inviatomi da alcune ditte per iniziare nuove collaborazioni. Il mio entusiasmo culinario ha fatto si che i (pochi) neuroni sani del mio cervello cominciassero a turbinare vorticosamente, in cerca di qualche idea che rendesse onore ai prodotti ricevuti. Così ho "partorito" queste girelle salate, non la più grande invenzione della cucina moderna ovviamente, ma qualcosa di sfizioso, semplice e d'effetto, adatto anche in quelle serate in cui si invitano ospiti a cena ma non si ha tempo/voglia di mettersi a spiattellare per ore. Ovviamente le girelle in questione possono essere farcite con qualsiasi cosa si abbia in casa; io ho scelto, oltre a prosciutto e mozzarella, metà vasetto della bruschetta olive e ciliegino della ditta Agromonte e i semi di papavero gentilmente offerti dall'azienda Melandri e Gaudenzio.
Il risultato è stato davvero ottimo!

Ingredienti:
1/2 panetto di lievito fresco;
1/4 di cucchiaino di zucchero;
125 ml di acqua calda;
250 g di farina 0;
1/2 cucchiaino di sale fino;
1/2 cucchiaio di olio di oliva;
1 etto di prosciutto cotto;
1 mozzarella;
1/2 vasetto di bruschetta olive e ciliegino Agromonte;
semi di papavero Melandri e Gaudenzio q.b.

Preparate un semplice impasto base per pizza: i una terrina media amalgamate il lievito fresco con lo zucchero e, sbattendo con una forchetta aggiungete l'acqua piuttosto calda. Lasciate riposare per 10 minuti finché si formerà una schiuma.
Setacciate la farina con il sale in una capiente terrina e formate al centro una fontana. Versate il composto a base di lievito, quindi aggiungete l'olio d'oliva. Mescolate prima con la forchetta, poi con le mani, fino a formare l'impasto. Trasferitelo su un piano leggermente infarinato e, dopo che avrete lavato e asciugato le mani, lavoratelo rapidamente per 5-10 minuti. Formate una palla tonda, riponetela in una terrina cosparsa d'olio, copritela con pellicola o con un canovaccio umido e lasciate lievitare in un luogo tiepido, lontano da correnti d'aria, fino a quando raddoppierà di dimensioni (1 h e mezzo circa).
Scoprite la pasta, lavoratela con le mani in modo da eliminare l'aria, quindi trasferitela su un piano da lavoro leggermente infarinata e stendetela con il mattarello in forma rettangolare. A questo punto siete pronti per farcire il tutto: spennellate sulla superficie qualche cucchiaio di bruschetta olive e ciliegino Agromonte (o, in alternativa del sugo di pomodoro con olive, origano, pepe o come più vi piace, sbizzarrite la vostra fantasia), stendete le fette di prosciutto cotto, poi quelle di mozzarella e infine cospargete con semi di papavero Melandri e Gudenzio. Una volta che il vostro rotolo sarà completamente farcito, prendete i lembi superiori della pasta e arrotolatela su se stessa in modo da formare un salame lungo. Sigillate bene i bordi in modo che il condimento non sfugga, poi cominciate a tagliare a fettine più o meno spesse. Adagiate le girelle salate su una pirofila coperta di carta da forno, spolverate ancora con i semi di papavero e ponete in forno preriscaldato  a 220°C per 10-15 minuti o fino a quando la pasta non sarà dorata e la mozzarella sciolta.
Servite calde o tiepide.

Giusto per la cronaca, vi mostro il contenuto dei pacchi che mi sono arrivati in questi giorni:

Questo è il contenuto del pacco della ditta Agromonte

Questo invece della ditta Melandri e Gaudenzio.
Devo dire che entrambe le aziende sono state molto gentili e collaborative, non posso proprio lamentarmi!


lunedì 7 novembre 2011

Crostata di mele con la mela intera

Dopo un fine settimana come quello appena trascorso, nel quale la mia Liguria è stata flagellata e messa in ginocchio dal maltempo, credo abbiamo tutti bisogno di un po' di consolazione. Venerdì mattina, quando sono uscita dalla mia casa di Genova per andare a lezione, mai mi sarei immaginata che il dramma e la tragedia avrebbero devastato la città e la regione. Certo, eravamo stati avvertiti che ci sarebbero state violente precipitazioni, ma che metà città si sarebbe trovata sotto l'acqua...beh, quello no. Io, che abito nell'altra metà di Genova, quella che per fortuna non è stata particolarmente colpita, alle 10.30 mi sono ritrovata con l'acqua fino a sotto il ginocchio e bagnata fradicia dalla testa ai piedi (mutande comprese, giuro!), con il mascara colato sulle guance e i quaderni per gli appunti bagnati. Il tutto, ripeto, in quella zona di Genova lontana da fiumi e torrenti.
Comunque, per tornare all'inizio del post, un po' di consolazione, di conforto è doveroso in una situazione del genere. Ed ecco che, dunque, cerco di tirare un po' su gli animi nell'unico modo che realmente conosco: cucinando.

Nel numero di Sale&Pepe di ottobre (uscito nelle edicole quasi completamente rinnovato), ho trovato questa crostata di mele che mi ha subito incuriosita. E' una ricetta proposta dal direttore Laura Maragliano, la quale specifica di utilizzarla sin dal lontano 1977, anno in cui uscì il volume "Dolci per ogni occasione" di Fernanda Gosetti, oggi purtroppo introvabile. Di torte di mele, si sa, esistono varianti su varianti, praticamente ogni famiglia ha la sua, quella che, sperimentata nel tempo, ha raggiunto la perfezione. Ma questa crostata è diversa, più laboriosa ma anche più raffinata in quanto, alla fine una mela intera viene avvolta in un giro di pasta brisèe e lasciata a cuocere in forno con la torta. Il gusto è molto simile a quello dello strudel (dolce che, a dir la verità, io non amo particolarmente), vi consiglio di provarla poichè, vi assicuro, a tavola farete un figurone...


Ingredienti (per una tortiera di 24 cm di diametro):
280 g di farina 00 Antigrumi Molini Pivetti;
170 g di burro;
800 g di mele renette;
3 dl di latte;
100 g di zucchero;
80 g di biscotti secchi;
50 g di uvetta;
3 tuorli;
1 bustina di vanillina;
3 cucchiai di confettura di albicocche;*
1 limone non trattato;
Marsala secco q.b.

*Io ho utilizzato confettura di kiwi fatta in casa.


Preparate la pasta brisèe: sulla spianatoia impastate 250 g di farina con 160 g di burro a pezzetti e 2-3 cucchiai d'acqua. Coprite con pellicola e lasciate in frigo 1 ora. Stendete la pasta a circa 3 mm di spessore e foderate uno stampo a cerniera imburrato e rivestito di carta da forno. Tenete da parte i ritagli di pasta in frigo.
Scegliete una mela di forma regolare, eliminate il torsolo con il levatorsoli e sbucciatela. Mettetela in un pentolino che la contenga a misura, copritela d'acqua, unite 20 g di zucchero e un pezzo di scorza di limone. La mela va cotta poco (10-15 minuti massimo) in modo che rimanga al dente. Se volete, potete sostituire metà acqua con vino dolce.
Scaldate il latte con la vanillina e 50 g di zucchero. Montate 2 tuorli con la farina rimasta, versando a filo prima 3 cucchiai di Marsala, poi il latte caldo. Cuocete la crema a fuoco basso, mescolando, finché si sarà addensata. Punzecchiate la pasta con una forchetta e spolverizzatela con metà dei biscotti sbriciolati; stendete la crema e completate con i biscotti secchi rimasti e l'uvetta ammorbidita nel Marsala, tenendone da parte un cucchiaio. Sistemate sulla crostata le mele rimaste a fettine che andranno disposte con cura, accavallandole leggermente partendo dal bordo. Fate poi un secondo giro sistemandole in senso contrario al primo (se vi avanza spazio...a me non è accaduto).
Scolate e asciugate con carta da cucina la mela intera. Dalla pasta brisée avanzata, ricavate delle strisce, spennelatele con il tuorlo rimasto e  avvolgetele a spirale attorno al frutto. Mettetelo al centro della torta, riempite il foro con uvetta e confettura. Sciogliete il resto della confettura a fuoco basso in un pentolino e spennellatevi le fettine di mela; spolverizzate di zucchero e cuocete la torta in forno a 180°C per 40 minuti. Fatela raffreddare e servite.

Con questa ricetta, partecipo al contest "La Torta d'autunno" del blog Semplicemente Pepe Rosa in collaborazione con il sito Mama Shabby.

giovedì 3 novembre 2011

Trick or Treat? Halloween's Cookies

Premetto subito che io non ho mai festeggiato Halloween in vita mia. Quando ero piccolina, probabilmente non sapevo neppure che questa festa esistesse, non solo perchè non è presente nella nostra cultura ma è stata importata da altri paesi, ma anche perchè, vivendo io in una cittadina non particolarmente grande, lo spirito del "trick or treat?" (il "dolcetto o scherzetto", per dirlo come da noi) non ci ha mai "posseduti", almeno non in quel di Ventimiglia.
Ergo, crescendo, mi dava anche un po' fastidio che dovessimo "copiare" gli americani importando una festività che non ci appartiene e, se aggiungiamo anche il mio odio nei confronti del colore arancione...beh, i giochi erano fatti.
Ma quest'anno, complice il fatto che i miei genitori per il giorno dei Santi sono andati in Piemonte a trovare i parenti, ho deciso di darmi da fare con un po' di biscottini a tema. E quale tema più indicato se non appunto quello di Halloween?
Come vi avevo già spiegato qui, la mia amica Silvia quest'estate mi ha disegnato e ritagliato parecchie formine per biscotti (lei si che sa disegnare!). Non le ho ancora provate tutte, a dire la verità,  e ho in mente parecchie altre idee per la prossima volta che ci vedremo, ma il risultato, anche questa volta, mi ha entusiasmata.
La ricetta dei biscotti è una semplice pasta frolla, presa dal sito dell'inimitabile Giallo Zafferano. 
Oh, e ci tengo a dire, così per la cronaca, che le formine delle zucche le ho fatte da sola! Non devo essere poi così pessima nel disegno, allora, come pensavo... :-)


Ingredienti (per circa 40 biscotti):
125 g di burro freddo;
250 g di farina Antigrumi Molini Pivetti;
2 tuorli d'uovo;
1 bustina di vanillina;
100 g di zucchero a velo;
1 pizzico di sale.

-Per la glassa:
zucchero a velo q.b;
albume d'uovo avanzato dalla frolla q.b;
colorante alimentare*.

*non so quale colorante alimentare siete abituate ad utilizzare (se lo utilizzate), ma io avevo comprato anni fa su internet un tipo in barattolini, liquido. Non è che mi sia mai trovata male, sia chiaro, però è abbastanza scomodo da "prendere". Beh, ho comprato quello in gel della Decora di colore viola: una favola! In poche gocce ti da un colore fantastico, si spreme dal tubicino senza fatica, insomma lo consiglio.


Sulla spianatoia fate la fontana con la farina ed un pizzico di sale, al centro ponete il burro freddo di frigo tagliate a cubetti e cominciate ad amalgamare il tutto con le mani, fino a quando il composto non risulterà ben sbriciolato. Ricomponete la fontana ed al centro ponete gli ingredienti restanti: zucchero a velo, vanillina e tuorli d'uovo. Sempre con le mani impastate gli ingredienti fino a che non si formerà una palla omogenea che andrà a riposare in frigo per almeno 1 ora avvolta da pellicola.
Dopo ciò stendetela sulla superficie infarinata della spianatoia e ricavatene tante formine. Infornate a 180° in forno preriscaltato per circa 10 minuti (a seconda però della potenza del vostro forno, controllate quindi i biscotti abbastanza di frequente).
Dopo averli lasciati raffreddare, saranno pronti per essere decorati.
Non vi do le dosi per la glassa poiché io oramai vado abbastanza ad occhio. Per regolarvi, in una ciotola mescolate un po' di zucchero a velo con un liquido a scelta (in questo caso, essendo avanzata la chiara dell'uovo io ho utilizzato quella, ma potrete anche aggiungere acqua, latte, liquore o essenze, a seconda del vostro gradimento). Ricordate che la glassa non deve essere ne troppo liquida ne troppo morbida, deve essere adatta ad essere stesa sui biscotti facilmente ma senza che coli oltre gli argini. Se non siete sicuri, provate a decorare un biscotto per prova (io utilizzo dei pennelli, misura 8 per le parti più consistenti, misura 5 per i dettagli), al massimo potete aggiungere o del liquido o dello zucchero a velo a seconda delle necessità. Unite anche il colorante ed il gioco è fatto!


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di ricette di Halloween di Cucinare...la mia passione

E al contest di Molino Chiavazza "Trick or Treat?"