giovedì 29 marzo 2012

Martinica: il fiore dei Caraibi

Niente ricetta quest'oggi ma, come vi avevo promesso un paio di post fa, ecco una piccola carrellata di foto scattate lo scorso dicembre in Martinica, un isola francese del Mar dei Caraibi. 
Siamo partiti in un gruppo di ben 14 persone da Nizza, scalo a Parigi ed arrivo a Pointe-a-Pitre, capitale dell'isola. Se volete, sulla mia pagina facebook ho aggiunto molte più foto, mentre qui sul mio blog preferisco presentarvene solo poche (beh, relativamente poche), relative soprattutto al cibo (d'altronde, siamo pur sempre in blog di cucina, qui!)

Ero già stata ai Caraibi qualche anno prima, in Guadalupa, un'altra isola francese. Una delle cose che amavo maggiormente, e che ricorderò sempre in tutta la mia vita, era il cinguettare degli uccellini che, al mattino, si avvicinavano al tavolo del nostro bungalow mentre facevamo colazione attendendo pazientemente le briciole.
La frutta caraibica è eccezionale: la mia passione è l'ananas, davvero dolce e succosa al punto giusto, niente a che vedere con quella che si trova nei nostri supermercati...da provare, almeno una volta nella vita!
Le conchiglie...bellissime, enormi e coloratissime. Peccato non aver avuto abbastanza spazio in valigia per portarsele tutte a casa!
Questi granchietti erano deliziosi: aspettavano che nessuno passasse sulla sabbia nel luogo dove si trovavano loro e poi sgattaiolavano fuori camminando di traverso. Uno spettacolo!
Ed ecco un altro tipo di granchio. Rosso fuoco tendente all'arancio, si trovavano soprattutto vicino alla vegetazione o sotto le foglie...un po' difficile mimetizzarsi, però!
Parlare di Caraibi, equivale (anche se non solo) a parlare di spiagge. Che meraviglia, ecco una delle più belle della Martinica, la spiaggia delle Salines. Purtroppo i primi giorni abbiamo beccato brutto tempo, ma il giorno in cui ci siamo recati alle Salines splendeva il sole...e meno male!
Una delle mie foto preferite...la vostra Gigì sulla spiaggia. Acqua calda e cristallina, un tronco di palma su cui appoggiarsi...cosa c'è di meglio nella vita?
I tipici souvenirs caraibici. Il tessuto predominante è il madras, quello a quadratoni e strisce di diverso colore.
E qui souvenirs alimentari: marmellate di cocco, di banana, di banana, succo di canna, aroma di vaniglia...avrei comprato tutto!
Ma cosa si mangia in Martinica?
Uno dei piatti principali sono les acras de morue: sono polpettine di baccalà, buonissime, fritte nell'olio e cucinate in tutti i ristoranti. Ancora meglio, sui baracchini trovati un po' i tutte le spiagge. Vi assicuro che, tra una nuotata e l'altra, sgranocchiare un'acras sotto la prima palma libera è davvero piacevole...
La carne più utilizzata è il pollo, cucinato in tutti i modi (soprattutto con le spezie o alla griglia). Qui lo potete vedere al cocco...buonissimo! Accompagnato ovviamente con il riso e uno sformatino del frutto dell'albero del pane...davvero gustoso!
Ovviamente, come in tutti i luoghi di mare, il pesce la fa da padrone!
E il creme caramel al cocco. 
Carinissimi i colibrì ai Jardin de Balata (i giardini botanici dell'isola) che vanno a bere nelle casette fatte apposta per loro.
Tipica immagine caraibica...il mare, la sabbia e una noce di cocco.
L'intensità dell'azzurro di questo cielo è veramente straordinaria.
Così come straordinaria è l'immagine della luna piena vista in una notte di cielo stellata senza le luci della città. Uno spettacolo straordinario, che avevo già avuto la fortuna di vedere in Guadalupa e che porterò sempre nel cuore.

venerdì 23 marzo 2012

Muffin pere e cioccolato

Buon venerdì  tutti!
Sono tornata ieri sera dal mio soggiorno romano ed eccomi subito pronta per ripartire con la pubblicazione di una nuova ricetta sul mio blog.
Ma prima di tutto, vorrei davvero ringraziare di cuore tutte voi che siete passate sulla mia piccola piattaforma virtuale per augurarmi un grande in bocca al lupo: grazie, grazie, grazie davvero, siete state magnifiche!
Purtroppo il colloquio di lavoro di cui vi avevo parlato non è andato come speravo...ma non sono affatto abbattuta, anzi! 
Infatti ho imparato parecchie cosa da questa esperienza bellissima: prima di tutto, ho veramente capito che cosa voglio fare nella vita, e vi assicuro che non è una frase fatta, l'ho davvero capito venerdì scorso e ne sono entusiasta! La strada che sto intraprendendo è quella che voglio intraprendere, e se anche questa prima occasione non ha dato i suoi frutti, proverò ancora, e ancora e ancora se sarà necessario...ma prima o poi, me lo sento, riuscirò a realizzare il mio obbiettivo! 
E secondo, ho imparato qualcosa di davvero importante: No doesn't mean just "no", but "not yet". 
Ovvero, per dirlo nella nostra lingua No non vuol dire semplicemente "no", ma vuol dire "non ancora".
E questo non vale solamente per me, ma per tutti voi che leggete: se avete un sogno, non sprecatelo pensando di non esserne all'altezza o che sia troppo grande per voi: rincorretelo e credeteci fino in fondo! 


E dopo la doverosa introduzione iniziale, veniamo a parlare della ricetta. L'amica di Roma che mi ha ospitata la settimana scorsa, mi aveva espressamente chiesto di portarle i muffins. Ed io potevo non accontentarla? Ma certo che no! 
Devo dire che sono particolarmente entusiasta del risultato, forse i più buoni muffins che io abbia mai preparato, con l'utilizzo dell'accoppiata pere-cioccolato, un vero e proprio matrimonio d'amore tra i due ingredienti. La ricetta l'ho scovata in rete un po' di tempo fa, ma devo ammettere di non ricordare dove: chiedo venia! L'ho comunque modificata, vi riporto quindi il procedimento utilizzato.


Ingredienti (per circa 15 muffins):
300 g di farina per dolci Molini Rosignoli;
210 g di zucchero a velo;
120 g di burro fuso freddo;
  160 g di latte;
2 uova;
1 bustina di lievito per dolci;
2 pere;
100 g di cioccolato fondente.

Come saprete, il procedimento dei muffins è sempre lo stesso, ovvero mescolare gli ingredienti liquidi con quelli liquidi e quelli solidi con quelli solidi, per poi procedere ad unire i due composti evitando di amalgamare troppo. 
In una ciotola abbastanza capiente, lavorate il burro fuso freddo con le uova fino a quando il composto sarà abbastanza spumoso. Aggiungete a filo il latte, sempre continuando a mescolare. In una'altra ciotola, mescolate la farina, lo zucchero a velo e il lievito per dolci. Unite i due composti, facendo attenzione a non mescolare troppo, poi aggiungete  le pere tagliate a pezzetti e la tavoletta di cioccolato tagliata grossolanamente.
Ovviamente, potete utilizzare delle semplici gocce di cioccolato già pronte, ma come dice Laurel Evans  (l'autrice del libro "Buon Appetito America!" di cui vi ho ampiamente parlato) in America le gocce di cioccolato sono più grandi di quelle che si trovano in Italia, e più fondenti, dunque è sempre meglio prepararsele da sole! 
Inserite il composto per 3/4 nei pirottini da muffins (io non ne avevo...ho utilizzato semplicemente dei quadrati di carta da forno) ed infornate in forno preriscaldato a 180°C per 30 minuti (o, a seconda del vostro forno, fino a quando non saranno dorati in superficie, fate comunque la prova stuzzicadenti.)
Et voilà!

martedì 13 marzo 2012

Plum Cake alle fragole e yogurt greco

Buona giornata a tutti! 
Inizio questo post con due comunicazioni importanti:
1) Durante questi ultimi giorni ho ricevuto davvero parecchi messaggi e commenti da parte di tutti voi, e questo non può che farmi davvero piacere. "La Cucina di Gigì" è nata quasi quattro anni fa, per gioco, e durante gli anni ha avuto parecchi alti e bassi. Ci sono stati mesi in cui non ho pubblicato neppure un post striminzito, altri in cui ho pubblicato troppo. L'inizio della mia esperienza universitaria e il poco tempo a disposizione hanno fatto si che  il mio povero blog ne risentisse, dunque vedere che si sta rimettendo in carreggiata e che riceve così tante visite e commenti è un grande piacere, nonchè una grande soddisfazione;
2) La vostra Gigì si prende una piccola pausa fino alla fine della settimana prossima.
Il motivo?? Beh, senza svelare o anticipare troppo, trascorrerò alcuni giorni a Roma per affrontare un colloquio di lavoro molto importante...è davvero una delle occasioni che non si possono perdere, diciamo che è un mio grande sogno. Ne parlerò magari più diffusamente la prossima volta, intanto incrociate le dita per me...ne ho bisogno!

Ok, dopo le doverose premesse iniziali, vi presento la ricetta di oggi. Si tratta di un plum cake alle fragole (io adoro questo periodo dell'anno, quando sui banchi dei mercati e supermercati si cominciano a vedere questi deliziosi frutti rossi!) e yogurt greco. Me ne sono innamorata avendolo visto nel blog di Cinzia, vi rimando a questo post per la ricetta originale, io vi trascriverò la ricetta da me leggermente modificata.

Ingredienti:
200 g di yogurt greco;
125 g di yogurt bianco Muller;
200 g di farina per dolci Molini Rosignoli;
100 g di zucchero;
40 g di olio extravergine di oliva;
40 g di olio di semi;
2 uova + 2 tuorli;
50 g di fecola di patate;
1 cucchiaino di estratto di vaniglia*;
1 cucchiaino di lievito per dolci;
1 pizzico di sale;
150 g di fragole pulite e tagliate a pezzetti.

*se c'è una cosa di cui sono orgogliosa e contentissima relativa al viaggio dello scorso dicembre in Martinica (Caraibi - a breve scriverò un post a riguardo!) è l'acquisto dell'estratto naturale di vaniglia al mercato di Forte de France (la capitale dell'isola). E' una meraviglia, denso e profumatissimo! Ne ho acquistata una bottiglietta ed ho il terrore che finisca!


Sbattete le uova con lo zucchero per qualche minuto, fino a che il composto non risulterà chiaro e spumoso. Aggiungete, sempre sbattendo con lo sbattitore elettrico, i tuorli e i due tipi di yogurt, più l'estratto di vaniglia e un pizzico di sale. Setacciate in una ciotola capiente tutti gli ingredienti secchi (farina, lievito, fecola di patate) e con una spatola mescolateli al composto liquido poco alla volta, evitando la formazione di grumi. Per ultimi aggiungete sempre mescolando l'olio e le fragole a pezzetti. 
Versate il composto in uno stampo da plum cake foderato di carta da forno e ponete in forno a 180°C per 50 minuti (Cinzia consigliava una temperatura di 160°C ma per il mio forno è troppo bassa...voi conoscete il vostro forno e sapete come regolarla!). Controllate comunque la cottura attraverso la prova stecchino.


Con questa ricetta partecipo al contest "La fragola vien mangiando" di La'more in cucina.

venerdì 9 marzo 2012

Strawberry Cheesecake



La settimana scorsa pubblicando la ricetta dei cupcakes di Laurel Evans, vi avevo parlato di una possibile sorpresa. Come ormai saprà chi mi segue da più tempo, io nutro una vera e propria venerazione per tutto ciò che è made in USA, e per gli USA in generale. Ebbene, dopo ripensamenti, rinvii, offerte sfumate e poi riapparse magicamente, è tutto pronto: la vostra Gigì si prenderà una meritata vacanza (che poi, secondo me le vacanze sono sempre meritate, a prescindere!) e volerà negli States dal 6 al 17 maggio: yuppi!
New York e Washington mi aspetteranno a braccia aperte (si spera), con i loro colori sfavillanti, con i grattacieli altissimi e i panorami spettacolari, con i loro monumenti storici e, soprattutto, con i loro dolci! Si, perchè checchè se ne dica, io non ho ancora assaggiato una vera e propria cheesecake, o un brownie, o ancora un vero cookie...cupcakes e muffins però non me li sono fatti mancare a Londra!
Dunque festeggerò il mio 24esimo compleanno (24????? Di già?????) nella Big Apple, sperando che tutto ciò mi porti fortuna per un altra questione che ho in sospeso...ma di questo, per scaramanzia, non vi parlerò ancora.
Dunque, care amiche blogger, se avete aneddoti e consigli per la mia trasferta Americana  sono tutta orecchie (beh, occhi, in questo contesto), intanto prendete una fetta di questa deliziosa cheesecake alla fragola, una delle prime ricette che ho pubblicato qui sul blog...la ripropongo migliorata (guardate qui la vostra Gigì alle prime armi!), anche se il gusto, nonostante poche modifiche apportate negli anni è sempre spettacolare!




Ingredienti (per una tortiera di 22-24 cm):
2 uova;
250 g di zucchero;
250 g di philadelphia;
250 g di biscotti McVities Digestive;
100 g di burro;
2 cucchiaini di estratto di vaniglia;
200 ml di panna acida (o, in alternativa, unite 300 g di yogurt bianco Muller a qualche goccia di limone)
-Per la copertura di fragole:
240 g di fragole;
succo di 1/2 limone;
2 fogli di colla di pesce.




Tritate i biscotti con il mixer, intanto sciogliete il burro in un pentolino. Unite il burro ai biscotti e amalgamate. Imburrate ed infarinate una tortiera a cerchio apribile e stendete il composto di biscotti sul fondo formando una superficie compatta. Mettete la tortiera in frigo per 30 minuti affinché la base si compatti.
Montate il philadelphia con le uova, 165 g id zucchero e un cucchiaino di estratto di vaniglia finché il composto non risulterà ben liscio e cremoso. Versate il composto sulla base di biscotti e livellate la crema il più possibile.
Cuocete il cheesecake in forno già caldo a 175°C per 45 minuti.
Una volta che la tortiera sarà uscita dal forno lasciate raffreddare per 10 minuti.
Montate la panna acida con lo zucchero rimasto e un cucchiaino di essenza di vaniglia.
Quando il cheesecake si sarà raffreddato spalmate la copertura su tutto il dolce cercando di livellare il più possibile. Rimettete in forno a cuocere per ulteriori 20-25 minuti. Fate raffreddare il tutto e mettete in frigo per tutta la notte.
Preparate la copertura di fragole: ammollate la colla di pesce per 10 minuti in acqua freddo, strizzate leggermente, ponete in un pentolino e, a fuoco bassissimo, fatela sciogliere.
Frullate le fragole insieme al succo di limone e alla colla di pesce. Versate la copertura sul cheesecake freddo, riponete ulteriormente in frigo per almeno altre 3-4 ore.
Decorate con fragole fresche, tagliate e servite.




Con questa ricetta partecipo al contest di Olio e Aceto "Rimettiamole in pentola (il link della cheesecake pubblicata nel lontano 2008 è qui)


Inoltre partecipo al contest di Aboutfood "Ricette di primavera"


E inoltre partecipo al contest di Le dolci tentazioni di Kelly "Cheesecake mania"


E ancora, partecipo al contest "La fragola vien mangiando" di L'amore in cucina.

martedì 6 marzo 2012

Coq au Vin


Non è che io non ami la cucina italiana, anzi, l'esatto opposto. 
Chi non ama la cucina italiana? E' la migliore del mondo, senza dubbio e sotto ogni punto di vista. Ma c'è da dire che io adoro sperimentare, provare, testare ricette nuove. E adoro la cucina internazionale, i sapori e i profumi di paesi stranieri, vicini e lontani. Quando viaggio (e grazie al cielo lo faccio spesso), mi piace immergermi nel luogo in cui mi trovo, e dunque cosa c'è di meglio che un piatto tipico tradizionale francese, inglese, tedesco, spagnolo o americano?
E così, quando sul bellissimo blog Al Cuoco! ho visto la ricetta del coq au vin, o pollo al vino che dir si voglia, non ho potuto fare a meno di provarlo. 
Il risultato? Fantastico! E' un piatto da preparare in anticipo (la carne deve stare a mollo nel vino per almeno una notte), ma che vi darà delle belle soddisfazioni. Il gusto è delicato e per nulla pesante. Ero abituata a far macerare nel vino la carne rossa, ma dopo questa prova devo dire che forse preferisco quella bianca!
Vi lascio la ricetta con le modifiche che ho apportato, per vedere l'originale andate qui.  


Ingredienti:
1 pollo tagliato a pezzi;
burro q.b (+ 20 g per le cipolline);
olio d'oliva extravergine q.b;
1 cucchiaio di farina;
200 g di pancetta tagliata a cubetti;*
200 g di cipollotti grandi;
2 cucchiaini di zucchero;
1 bicchiere di cognac;**
sale q.b;
pepe q.b

per la marinata:
1 bottiglia di buon vino rosso (io ho utilizzato il Dolcetto prodotto nella cantina di Clavesana, paese di provenienza di mia mamma);
2 carote tagliate a tocchetti;
3 foglie di alloro;
1 spicchio d'aglio grande;
2 cipolle;
sale q.b; 
pepe q.b;
  pepe in grani q.b;
chiodi di garofano q.b.

*io ho utilizzato lo speck (non avevo in casa la pancetta), è ottimo;
**al posto del cognac ho utilizzato il whisky.

La sera prima della cottura del pollo preparate la marinata: pulite le carote e tagliatele a fettine, tagliate anche la cipolla e l'aglio. In una ciotola capiente ponete il pollo tagliato a pezzi con la cipolla, le carote, l'aglio, l'alloro, il pepe in grano e i chiodi di garofano, poi versatevi il vino rosso e lasciate a marinare tutta la notte in frigo, coperto da pellicola.
Il giorno dopo scolate il pollo e le verdure e mettete il vino in un pentolino, in modo che si riduca di circa la metà.
Nel frattempo salate e pepate i pezzi di pollo e metteteli a rosolare in una pentola in cui avrete precedentemente unito 1 cucchiaio di burro circa, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e la pancetta a cubetti. Lasciate cuocere per 5 minuti a fuoco vivo, poi aggiungete il cucchiaio di farina, mescolate per bene e aggiungete ancora il bicchierino di liquore (cognac preferibilmente o whisky in alternativa). Coprite la pentola e lasciate cuocere per 5 minuti a fuoco medio, poi versate la riduzione del vino della marinata e fate cuocere ulteriormente per 1 ora circa (sempre coperto, sempre a fuoco medio).
Nel frattempo preparate le cipolline: versate in un pentolini i cipollotti puliti e senza pellicina esterna con 20 g di burro, 1 cucchiaio d'olio, 2 cucchiaini di zucchero, sale e pepe. Coprite d'acqua fredda e lasciate cuocere fino a quando l'acqua sarà evaporata e le cipolline si glasseranno.
Quando il pollo sarà cotto trasferite le cipolline nella stessa pentola, mescolate e fate cuocere altri 5 minuti circa.
Servite ben caldo.


Con questa ricetta partecipo al contest di Les Madeleines di Proust "Ti cucino a...fuoco lento"

giovedì 1 marzo 2012

Chocolate cupcakes di Laurel Evans

Ma voi ce l'avete un tallone d'Achille in cucina?
Mi spiego meglio: avete qualcosa che proprio non siete in grado di fare, nonostante anni di prove ed esercitazioni, tutorials online, consigli di amiche foodbloggers e non? 
Io, ahimè, ne ho più di uno. Sacher, macarons ma, soprattutto, io non so usare lui, quell'attrezzo indispensabile nelle nostre cucine, quello che anche con un ingrediente semplicissimo (panna, crema, frosting...) riesce a darti sempre quell'effetto chic e mai banale. Di chi (sarebbe meglio dire "di cosa", ma per me lui è un'entita di cui ho quasi paura pronunciare il nome, manco fosse Voltemort...) sto parlano?
Ma del sac-a-poche, naturalmente! 
Le ho provate tutte, ho usato sia quello in plastica, sia quello monouso, bocchettine di varie forme che non so montare (giuro...), ho cercato tutorials online, ho chiesto aiuto a chicchessia ma nulla, io e lui viviamo in due mondi separati!
Quindi capite bene che decorare i cupcakes non sia proprio una cosa da nulla per me...io ci metto impegno, il risultato è imperfetto all'ennesima potenza...ma almeno il gusto è buono! E, ancora una volta, devo dire grazie alla mia "Bibbia della cucina americana", ovvero il libro "Buon Appetito America!" di Laurel Evans...non ne posso più fare a meno!
E sappiate che, a proposito di cucina americana, la vostra GG potrebbe avere in serbo una sorpresina...






Ingredienti (per 13-14 cupcakes):
150 g di farina per dolci Molini Rosignoli;
2 cucchiaini di lievito per dolci;
1/4 di cucchiaino di sale;
50 g di cacao amaro;
110 g di burro a temperatura ambiente;
150 g di zucchero;
2 uova grandi a temperatura ambiente;
120 ml di latte;
1 cucchiaino di essenza di vaniglia.

Per il buttercream frosting (glassa):
113 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente;
300 g di zucchero a velo;
5-6 cucchiai di latte;
2-3 cucchiaini ricolmi di cacao amaro (solo per il frosting marrone)




Mescolate in una ciotola media la farina, il lievito, il sale, il cacao e mettete da parte. Mescolate in una ciotolina il latte e la vaniglia.
Lavorate insieme con un mixer il burro e lo zucchero finchè il composto sarà chiaro e spumoso, per circa 3 minuti. Unite le uova, uno alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta finché il composto sarà ben amalgamato. Unite circa 1/3 del composto con la farina a quello di burro e zucchero e lavorateli a bassa velocità per amalgamarli. Unite circa metà del latte con la vaniglia e sbattete bene. Continuate ad aggiungere gli ingredienti alternando quelli secchi a quelli umidi e terminando con quelli secchi. 
Riempite gli stampini da muffins per 2/3 con il composto (a questo proposito, io avevo terminato i pirottini di carta, così ho semplicemente tagliato dei quadrati di carta da forno abbastanza ampi e li ho utilizzati al posto dei pirottini...metodo facile, economico e veloce!) e cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 22-25 minuti o finchè uno stecchino infilato al centro non risulterà ben asciutto.
Lasciate raffreddare.
Intanto preparate il frosting: in una ciotola capiente sbattete il burro fino ad ottenere una crema. Unite gradualmente lo zucchero a velo, continuando a sbattere finchè il composto è liscio. Se risulta troppo denso, diluitelo con il latte, poco alla volta. A questo punto potete aggiungere aromi e coloranti a piacere. Io ho diviso il composto in tre parti, ad una ho aggiunto il colorante alimentare rosa, all'altra il cacao amaro e l'altra ancora l'ho lasciata in purezza
Decorate i cupcakes utilizzando una tasca da pasticcere, oppure stendete la glassa sulla superficie con una spatola. Cospargete con codette colorate o altre decorazioni a vostra scelta.


Con questa ricetta partecipo al contest di Nuvole di farina "Piccole dolci delizie"