Il fatto che io sia piemontese per metà (mia mamma è originaria della provincia di Cuneo), lo si evince, gastronomicamente parlando, da due cibi dei quali vado pazza: il bunet e il vitel tonnè (il vitello tonnato, per dirlo all'italiana). Non sono infatti un'amante sfegatata ne del bollito, ne del fritto misto, ma dei due cibi elencati in precedenza potrei mangiarne a volontà senza stufarmi mai.
E così ho pensato, durante una di quelle giornate in cui avevo particolarmente voglia di qualcosa di dolce, perchè non andare indietro nel tempo e prepararmi un bel bunet? Per chi non lo conoscesse, si tratta del budino piemontese per eccellenza: cacao, uova, zucchero e il tocco speciale, gli amaretti. Il tutto cotto a bagno maria, a differenza del classico budino al cioccolato, cosa che gli consente di mantenere quella texture ineguagliabile, non liscia ma quasi spugnosa del vero bunet.
Quando ero piccola ed andavo a trovare la nonna per il week-end, a volte lei (che aveva tante buone qualità ma non era una brava cuoca, bisogna ammetterlo) me lo faceva trovare pronto in piccoli stampi di acciaio. E ricordo come fosse ieri il breve tragitto dalla cucina calda calda in inverno grazie alla stufa, alla sala fredda fredda senza ricaldamento dove il bunet si trovava, sul tavolino, ad aspettarmi.
E quello si che sapeva cucinarlo bene...
Ingredienti:
4 uova;
6 cucchiai di zucchero;
2 cucchiai di cacao;
1 cucchiaino di caffè solubile;
100 g di amaretti;
1/2 l di latte;
1 bicchierino di rum.
In una terrina abbastanza capiente, sbattete le uova con 4 cucchiai di zucchero. Unite poi il cacao, il caffè solubile, mescolate bene ed aggiungete il latte tiepido a filo ed il rum. Dopodichè sbricolate gli amaretti ed uniteli al composto.
Preparate ora il caramello: in un pentolino ponete il restante zucchero ed un dito d'acqua e lasciate sul fuoco fino a quando non si formerà un caramello bruno (10-15 minuti circa). A questo punto versate il caramello nello stampo da plum cake, poi versatevi sopra il composto. Cuocete a bagnomaria a 180°C in forno preriscaldato per circa 30 minuti. Lasciate raffreddare, ponete in frigo e, quando sarà il momento di servire, rivoltate su piatto da portata e tagliate a fette.
Ed ora vi saluto con la seguente informazione: La Cucina di Gigì si prende un paio di settimane di vacanze poichè Gigì stessa sarà in vacanza...dove?
Beh, vi do un piccolo indizio...
Volo in Martinica che, per chi non la conoscesse, è un'isola francese nel mar dei Caraibi!
Ci risentiamo prima di Natale, allora, a prestissimo!
Buon viaggio cara Giada! Un bacio e complimenti per lo splendido dolcino!
RispondiEliminaIl bunet è veramente qualcosa di strabuono! ma non ho mai capito se si pronuncia la T o no! :)
RispondiEliminaBuone Vacanze!! fai troppo bene ad andare un po' nei mari caldi!! :)))
Non so per cosa "invidiarti" di più se per il bunet, che è strabuono o per la Martinica...In questo amletico dubbio ti auguro buone vacanze! Baciotti!
RispondiEliminache bel ricordo della nonna :) ho sentito tanto parlare del bunet! Sarei proprio curiosa di assaggiarlo! Intanto ti auguro un buon viaggio in quella bellissima isola!! :) baci
RispondiEliminaBello e buono, provo anche la tua versione.
RispondiEliminaMandi
Che meraviglia questo dolce! wowwww che favola...buona vacanza allora!!
RispondiEliminaBuon viaggio! Bravissima, ti seguo subito. Sono una Siciliana a Roma!
RispondiEliminaSebbene sia piemontese di nascita non ho mai provato il bunet, ora che ho la tua ricetta dovrò rimediare :)
RispondiEliminaBuona serata!
Ciao, ho pubblicato oggi il PDF che raccoglie tutte le ricette del contest Glossy Food e naturalmente ci sei anche tu! Se ti fa piacere puoi venire a sfogliare o scaricare il ricettario. :)
RispondiEliminaP.S. che invidiaaaaaaa... buone vacanze! :)