Non so voi, ma io ogni volta che vado a Roma a trovare la mia amica Silvia, mi innamoro sempre di più della loro "pizza romana". Già solamente vedere queste enormi teglie sui banconi, appena uscite dal forno, con tutto quel ben di Dio sopra è un attacco alla linea; figuriamoci poi il fatto che, si sa, a Roma non è che ti fanno patire la fame, ed una porzione loro equivale a due tue (per non parlare del fatto che, quando chiedi "un pezzo piccolino" ti danno mezza teglia), insomma, finisce sempre che mangio troppo. Per fortuna, però, cammino sempre tanto per visitare la Città Eterna, che smaltisco pranzo e cena...beh, la maggior parte del pranzo e della cena, almeno!
L'ultima volta, poi, ho fatto una tremenda gaffe in uno di quei forni caldi caldi, pieni pieni e buoni buoni: ho chiesto un pezzo di "quella focaccia là".
Sacrilegio! Non lo avessi mai fatto!
La focaccia, a Roma proprio non esiste. Ma io, che vengo dalla Liguria e che sono abituata a chiamare in questo modo quel lievitato senza sugo o condimento ricoperto da un filo d'olio extra, proprio non lo sapevo. E così, dopo un'iniziale turbamento da parte del commesso, il malinteso è stato chiarito dalla mamma di Silvia "Quella è pizza bianca romana, mica focaccia!". Non si finisce mai di imparare...
La ricetta che vi propongo oggi, è presa dal meraviglioso blog Anice&Cannella, nel quale Paola, regina dei lievitati, ha dato il meglio di se stessa.
Io ammetto che devo ancora lavorare sulla ricetta (in particolar modo sulla lievitazione e sull'alveolatura interna), ma il gusto è assolutamente spettacolare, molto simile a quella assaggiata in tanti forni romani.
Vi lascio dosi e procedimento, per la ricetta di Paoletta (sicuramente molto più dettagliata) andate qui.
Ingredienti (per circa 2 teglie):
400 g di farina O;
300 ml di acqua;
8 g di fiocchi di patate (1 cucchiaio raso);
5 g di sale (1 cucchiaino raso);
5 g di malto -in mancanza miele o zucchero (1 cucchiaino raso);
8 g di lievito a cubetti;
sale grosso q.b;
rosmarino q.b;
olio extravergine di oliva q.b.
In una grossa ciotola, versate la farine e i fiocchi di patate; aggiungete 200 ml di acqua tiepida, nei quali si saranno fatti sciogliere precedentemente il lievito e il malto per 10 minuti. Impastate lievemente, poi aggiungete la restante acqua tiepida, il sale e per ultimo l'olio. Impastate brevemente a mano, giusto il tempo di amalgamare bene gli ingredienti, poi rovesciate il tutto nella macchina del pane ed impastate (io non possiedo la macchina del pane, al che ho continuato per una decina di minuti ad amalgamare gli ingredienti con una forchetta, girando velocemente).
Lasciate lievitare circa 2 ore, fino a quando l'impasto non sarà triplicato, poi rovesciate sulla spianatoia e, con le mane ben unte d'olio, fate le pieghe di Adriano del primo tipo.
Dividete poi l'impasto in due parti, poi per ognuna delle parte, fate le pieghe di Adriano ancora una volta. Prendete i lembi della pasta e tirateli verso il centro, poi rovesciate l'impasto da sopra a sotto e fate lievitare ulteriormente per 15/20 minuti sotto un panno bagnato e strizzato.
Sempre con le mani unte d'olio, stendete l'impasto in due teglie (circa 25x30 cm), anch'esse spennellate d'olio. Versate l'olio a filo e, con le dita, fate delle fossette, cercando però di non schiacciare le bolle che si saranno formate (è un lavoro un po' complicato, ci devo ancora lavorare su!). Spolverate poi di rosmarino, possibilmente fresco.
Lasciate lievitare nuovamente in teglia circa 20 minuti.
Nel frattempo accendete il forno alla massima temperatura, modalità ventilato, ed infornate fino a quando la vostra pizza bianca non sarà ben rosolata. Durante la cottura, si formeranno ancora le tipiche bolle di questa preparazione...e sarà uno spettacolo!
Con questa ricetta partecipo al contest "La ricette passano...da un blog all'altro" del blog L'officina del cibo.